Storia dei Motori di Ricerca dall’inizio a oggi. Scopri come sono nati i Motori di Ricerca!
In questo post definiremo cos’è la SEO (Search Engine Optimization) o ottimizzazione per i motori di ricerca e come è nata questa disciplina. È importante conoscere la storia dei primi motori di ricerca per capire il presente e il futuro.
Introduzione alla SEO
La SEO (Search Engine Optimizaton o Ottimizzazione per i motori di ricerca) si pone l’obiettivo di incrementare il traffico organico (quindi gratuito, non a pagamento) proveniente dai motori di ricerca. Si tratta di un insieme di tecniche e strategie studiate per intercettare e attirare i potenziali clienti sul proprio sito web.
“La SEO è l’insieme delle tecniche e strategie che permettono ad un sito web di essere trovato dagli utenti sui motori di ricerca (tra i risultati non a pagamento) nel momento in cui gli utenti stanno cercando informazioni su determinati contenuti, prodotti o servizi.“
Quello che si cerca di fare è creare contenuti pertinenti per una determinata parole chiave o keyword e di comparire su Google e sui principali motori di ricerca quando l’utente effettua ricerche con quella parola chiave o termini correlati.
Poiché si parla di traffico organico gratuito in opposizione al traffico a pagamento generato tramite campagne di advertising, si potrebbe pensare che la SEO sia gratuita. Ovviamente non è così. Una strategia SEO efficace richiede molto lavoro ed impegno costante.
Inoltre, poiché gli algoritmi dei motori di ricerca sono in continua evoluzione, anche i professionisti SEO devono mantenersi costantemente aggiornati sulle novità.
SEM: Search Engine Marketing è composto da:
- SEO: Search Engine Optimization
- SEA: Search Engine Advertising
Anche se spesso, nel linguaggio comune, si utilizza SEM con riferimento all’attività di advertising sui motori di ricerca.
3 pilastri fondamentali della SEO
Sintetizzando possiamo dire che l’ottimizzazione per i motori di ricerca si basa su 3 pilastri fondamentali:
- SEO On-Page: comprende attività tecniche e di contenuto, volte all’ottimizzazione della struttura delle pagine e dei contenuti per renderli pertinenti e rilevanti per Google.
- SEO Off-Page: riguarda l’autorevolezza del sito web, cioè il valore che Google gli attribuisce. Sinteticamente Google valuta l’autorevolezza di un sito in base ai link che esso riceve da altri siti di settore.
- Rank Brain: si tratta di un algoritmo introdotto da Google a partire da ottobre 2015, che va ad ordinare i risultati in modo automatico senza alcun intervento umano, unicamente sulla base dell’intelligenza artificiale. Non esistono strategie specifiche di ottimizzazione per il Rank Brain, ciò che si può fare è lavorare per creare contenuti rilevanti e pertinenti rispetto alla ricerca effettuata dall’utente. L’obiettivo deve essere quello di soddisfare l’intento di ricerca dell’utente.
Storia dei motori di ricerca
Per comprendere meglio come siamo arrivati alla SEO attuale è utile conoscere la storia dei motori di ricerca. Come si sono evoluti nel corso del tempo e come, di conseguenza anche la SEO si è riadattata in continuazione.
1989 – Archie
Possiamo dire che tutto ha avuto inizio nel 1989 con la nascita di Archie che è stato il primo motore di ricerca della storia.
Primo dell’introduzione di Archie, l’unico modo che si aveva per accedere alle informazioni disponibili su internet era attraverso FTP. Grazie all’indirizzo di un server ci si connetteva a quel server per scaricare i file.
Archie ha completamente rivoluzionato il mondo dei motori di ricerca. In un certo senso possiamo considerarlo un antenato di Google poiché è stato il primo ad indicizzare le informazioni. Poiché non aveva molto spazio disponibile per l’archiviazione e capacità di elaborazione, si limitava ad indicizzare gli URL. Non indicizzava il contenuto.
1993 – Wandex
Nel 1993, poco dopo la nascita del World Wide Web o www, uno studente del MIT (Massachussetts Institute of Technology) scrisse un programma chiamato World Wide Web Wanderer con l’obiettivo di scandagliare il web e rilevare i siti presenti. Non mirava a diventare un motore di ricerca, voleva semplicemente rilevare e misurare la crescita del web.
Il Wanderer è stato messo in funzione per la prima volta nella primavera del 1993 ed è diventato il primo agente web automatizzato (spider o web crawler). Wanderer è stato scritto usando il linguaggio Perl. Durante la scansione del Web, ha generato un indice chiamato Wandex, il primo database Web. Inizialmente, il Wanderer contava solo i server web, ma poco dopo la sua introduzione ha iniziato a catturare gli URL man mano che procedeva.
Poi, con alcune modifiche si è riusciti ad indicizzare le pagine rilevando le parole chiave contenute negli URL.
1993 – ALIWEB
Potremmo considerare ALIWEB come il primo motore di ricerca moderno perché è stato il primo a non indicizzare solo URL o parole chiave, ma anche descrizioni o meglio meta-descrizioni.
ALIWEB permetteva agli utenti di registrarsi sul web e segnalare la posizione dei file di indice dei loro siti e di aggiungere delle descrizioni della pagina e delle parole chiave scritte dall’utente stesso. Erano gli stessi webmaster a stabilire quali parole avrebbero dovuto portare l’utente verso il proprio sto web.
1994 – Altavista, Yahoo! Directory, WebCrawler, Lycos e Ask
Vediamo nascere Altavista, il primo motore di ricerca che consente di effettuare ricerche in linguaggio naturale grazie alla migliore capacità di interpretazione semantica delle query.
Yahoo! Directory consentiva di aggiungere manualmente la propria pagina web all’interno della directory. L’inclusione gratuita comportava tempi di attesa piuttosto lunghi, ma esisteva anche la possibilità di farlo più velocemente previo pagamento di una fee.
C’era anche WebCrawler, il primo ad indicizzare intere pagine.
Poi Lycos, il primo motore di ricerca a classificare i risultati in base alla rilevanza del contenuto.
Più tardi è arrivato Ask Jeeves, successivamente rinominato Ask.
In tutti i casi la parola chiave per cui si intendeva posizionarsi doveva essere presente nel contenuto. Questo ha dato avvio ad una serie di pratiche di Black Hat SEO come il Keyword Stuffing
A quel tempo posizionarsi a livello SEO era molto più semplice.
1996 – Google
La vera rivoluzione nel campo dei motori di ricerca è arrivata nel 1996 con la nascita di Google, creato da Sergey Brin e Larry Page della Standford University. A rendere così famoso questo nuovo motore di ricerca è stata la presenza di un algoritmo che ordinava le pagine in liste di 10, in base al numero di link ricevuti: il famoso Page Rank. Non ci si limitava più a verificare che il contenuto comparisse sulla pagina, ma una pagina diventava più rilevante se riceveva più link esterni.
1998 – MSN, dmoz, GOTO
Nel 1998 nascono altri nuovi motori di ricerca come MSN, che successivamente è diventato Bing. C’era anche una directory molto utilizzata e preziosa per attività SEO cioè dmoz e GOTO che già iniziava a proporre pubblicità stile Google Ads. Si poteva acquistare una parola chiave per cui si desiderava comparire. Questo stesso sistema è stato successivamente utilizzato anche da Google, ma solo a partire dal 2000.
Non abbiamo ancora citato Yahoo! perché fino al 2004 non ha sviluppato un proprio motore di ricerca. Fino al 2000 si appoggiava a Google, poi, nel 2003 ha acquistato AltaVista, Inktomi, GOTO, AllTheWeb e altri motori di ricerca minori.
Gli anni d’oro della Black Hat SEO
Gli anni dal 2003 al 2010 circa possono essere considerati un’epoca d’oro per la Black Hat SEO cioè un insieme di tecniche deprecate dai motori di ricerca e utilizzate per manipolare i risultati ad esempio il keyword stuffing o il link building indiscriminato acquistando collegamenti da siti di ogni tipo anche assolutamente non rilevanti per il nostro.
A quei tempi gli algoritmi dei motori di ricerca erano molto semplici e potevano essere manipolati senza grandi difficoltà.
Spesso bastava che il proprio nome di dominio contenesse la parola chiave per cui si voleva comparire per ottenere un buon posizionamento.
A poco a poco i motori di ricerca hanno raffinato i propri algoritmi. In particolare Google.
Quote di mercato dei motori di ricerca
Quando parliamo di ottimizzazione per i motori di ricerca, generalmente ci riferiamo a Google che rappresenta il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Tranne che in Cina dove il motore di ricerca più utilizzato è Baidu e in Russia dove il leader è Yandex.
A Luglio 2022, il motore di ricerca online Bing rappresentava quasi il 9% del mercato di ricerca globale, mentre il leader di mercato Google deteneva una quota di circa l’83%. Nel frattempo, la quota di mercato di Yahoo era del 2,55%.
Fonti
Corso Principi fondamentali di SEO di Natzir Turrado, Consulente SEO tecnico e strategico.
Trent’anni fa nasceva il primo motore di ricerca
World Wide Web Wanderer Guide: History, Origin, & More
About: World Wide Web Wanderer
ALIWEB: THE WORLD’S FIRST INTERNET SEARCH ENGINE
The Anatomy of a Large-Scale Hypertextual Web Search Engine – Sergey Brin and Lawrence Page
The PageRank Citation Ranking: Bringing Order to the Web
Worldwide desktop market share of leading search engines from January 2010 to July 2022
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